Pacemaker e Controllo a distanza: sogno o realtà?
articolo di Gianluca Biancalana

Il trattamento delle aritmie tramite stimolatori cardiaci ha subito nell’ultimo ventennio un incremento notevole. Le nuove indicazioni alla stimolazione, i benefici dimostrati a breve e a lungo termine di tali terapie e lo sviluppo di sistemi sempre più precisi ed affidabili hanno contribuito indiscutibilmente a tale crescita.
Ogni anno, in Italia, vengono impiantati decine di migliaia di pacemaker (PM), defibrillatori (ICD) e sistemi di resincronizzazione cardiaca (CRT) in oltre 400 Centri Specializzati.
Purtroppo, però, a questa inarrestabile crescita si collega un aumento assolutamente incontrollabile dei “Controlli Ambulatoriali dei dispositivi” (Follow Up - FU): dai dati dei Registri Nazionali ed Internazionali, si è stimato che a fronte di un aumento annuo del 10% circa di dispositivi impiantati corrisponde un aumento annuo dei FU di oltre il 120%! Tale fenomeno sta comportando un allungamento dell’intervallo di tempo con cui vengono controllati i pazienti: se prima il FU era programmato in media ogni 6 mesi circa, oggi si tende ad allungarlo ad 1 anno. E’ da un lato vero che tale situazione è garantita dai nuovi dispositivi molto più affidabili e completi, in grado di svolgere automaticamente quelle funzioni e quei controlli che fino a pochi anni fa erano esclusivamente fatti da parte del medico durante le visite. Il tutto però non esclude il fatto che le informazioni cliniche importanti, registrate nella memoria degli stimolatori, vengano spesso all’attenzione del medico con estremo ritardo.
Queste necessità hanno condotto allo sviluppo di progetti di trasmissione a distanza dei dati tecnici e clinici contenuti all’interno dei dispositivi. La Biotronik è la prima azienda al mondo che da oltre dieci anni realizza stimolatori cardiaci in grado di trasmettere a distanza, quotidianamente, tutte le informazioni tramite un telefono cellulare dedicato:
il Cardiomessanger.
Il pacemaker trasmette ogni giorno al Cardiomessanger, in una banda di frequenza protetta, tutte le informazioni contenute al suo interno. Il telefonino riceve le informazioni ed è in grado di inviarle ad una Banca Dati Protetta da qualsiasi parte nel mondo (il cellulare è quadri-band e trasmette utilizzando un protocollo GPRS). Il paziente non è assolutamente coinvolto in questo processo: infatti il suo unico compito è di porre il telefonino sulla basetta di ricarica dell’alimentazione vicino al suo letto (in genere sul comodino), in modo che la notte, mentre dorme, quando è programmata la trasmissione, il dispositivo ed il Cardiomessanger possono comunicare facilmente.
Il medico, poi, può accedere tramite un qualunque computer ad un sito internet (protetto con un livello di sicurezza equivalente ad un home banking) per verificare lo stato clinico di ogni paziente. Dal sito, il medico è, inoltre, in grado di programmare, paziente per paziente, degli allarmi in caso di eventi clinici (ad esempio l’insorgenza di aritmie, o l’attività diminuita, o la frequenza cardica e la variabilità modificata, ecc...) e tecnici che si possono verificare, senza dover obbligatoriamente richiamare il paziente in ospedale.
Il sito, ogni giorno, riceve automaticamente le informazioni da tutti i pazienti del mondo, valuta per ciascuno se alcuni parametri attivano gli allarmi programmati dal medico e, in caso affermativo (sempre in modo del tutto automatico), invia una mail o un fax o un sms agli indirizzi definiti dal medico stesso.
Il sistema permette, quindi, il monitoraggio di tutti i parametri clinici e tecnici senza che il medico sia costretto ad un collegamento continuo su internet: in pratica, se questi non riceve nessun messaggio, significa che il paziente non ha nessun evento importante in corso e quindi è assolutamente inutile connettersi ad internet.
La totale automaticità del sistema, la sua possibilità di trasmettere tutti i dati ogni giorno con un livello eccezionale di affidabilità e soprattutto la sua incredibile facilità d’uso, ha fatto si che tale sistema oggi è l’unico al mondo ad aver ottenuto dagli enti Certificatori (FDA per il nord america e CE per l’europa) l’Equivalenza con il Controllo Ambulatoriale: in pratica, oggi, eseguire un controllo in ambulatorio o tramite il sistema Biotronik Home Monitoring® è equivalente! Tale risultato è un successo importante sotto molti aspetti:
- la possibilità di eliminare tantissimi FU ambulatoriali senza diminuire assolutamente la sicurezza del paziente (anzi aumentandola!)
- la capacità di riconoscere precocemente quegli eventi clinici e tecnici che si possono verificare e che spesso non sono sintomatici per il paziente
- la riduzione notevole dei costi (dovuti agli spostamenti dei pazienti e alle risorse utilizzate) mantenendo un livello assistenziale notevolmente più alto
Ad oggi si è dimostrato come questo controllo a distanza permette ad un medico di seguire 100 pazienti “spendendo” una sola ora ogni mese. Ma a questo indiscusso beneficio gestionale è correlato un importantissimo beneficio clinico: il sistema in meno di 24 ore permette, infatti, di riconoscere aritmie atriali silenti, di prevenire possibili episodi di scompenso cardiaco e di intervenire e gestire una terapia ottimale a distanza grazie alla totale capacità di trasmettere tutte le informazioni diagnostiche contenute negli stimolatori.
Oggi in Campania la quasi totalità dei Centri di elettrostimolazione segue in remoto i propri pazienti. Anche a livello regionale il sistema si sta dimostrando molto efficace e ben apprezzato sia dai pazienti che dagli operatori sanitari. Molti specialisti dello scompenso, piuttosto che medici del territorio, iniziano oggi ad interessarsi alla possibilità di utilizzare le informazioni diagnostiche del Home Monitoring per seguire al meglio la terapia dei pazienti in cura.
Ciò che fine a qualche anno fa sembrava impossibile a livello mondiale, ora è realmente presente in Campania!
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