Aritmologia in Campania

Commento alle nuove Linee Guida AIAC sulla Fibrillazione Atriale

Articolo del Dott. Giuseppe Stabile

Sono state recentemente pubblicate le Linee guida AIAC 2010 per la gestione ed il trattamento della fibrillazione atriale (FA) (1).
Esse costituiscono un aggiornamento delle linee guida AIAC 2006 per il trattamento della FA alla luce delle più recenti evidenze scientifiche.

Tra i vari aspetti tre mi sembrano di particolare interesse vi sono l’introduzione del dronedarone come farmaco antiaritmico, il ruolo crescente dell’ablazione come terapia curativa della FA, il nuovo score CHA2DS2 VASc per la stratificazione del rischio trombo embolico e la conseguente necessità della terapia anticoagulante.

Il dronedarone, pur riconoscendone la sua bassa efficacia (circa 35%) rispetto agli antiaritmici classici (flecainide, propafenone, sotalolo ed amiodarone) (40-70%), è ora considerato antiaritmico di prima scelta nei pazienti senza cardiopatia strutturale, nei pazienti con ipertensione arteriosa, ipertrofia ventricolare sinistra, cardiopatia ischemica e scompenso cardiaco in I/II classe funzionale NYHA.
Ciò grazie alla bassa incidenza di effetti collaterali anche se del tutto recentemente si sono ripetute varie segnalazioni di epatotossicità che in due casi, in Italia, hanno richiesto il trapianto epatico.
I brillanti risultati dell’ablazione trans catetere della FA hanno fatto sì che nelle nuove linee guida tale terapia abbia raggiunto una classe di raccomandazione I ed un livello di evidenza A per i pazienti con FA parossistica/persistente, senza cardiopatia o con cardiopatia lieve, sintomatica (con compromissione significativa della qualità di vita), refrattaria ad almeno un farmaco antiaritmico, quando la strategia clinica preferibile sia il mantenimento del ritmo sinusale stabile.

Infine per selezionare il paziente candidato alla profilassi tromboembolica mediante anticoagulanti orali è stato proposto lo score CHA2DS2 VASc che affianca il classico score CHADS2. In particolare questo nuovo score riduce il numero di pazienti in cui l’indicazione alla terapia anticoagulante è dubbia. In base alla nuove linee guida pazienti con score CHA2DS2 VASc (C= scompenso cardiaco/FEVS < 40% = 1; H= ipertensione =1; A2 = età >= 75 anni = 2; D = diabete mellito = 1; S2 = ictus/TIA/tromboembolismo = 2; V = malattia vascolare: coronaropatia, pregresso infarto miocardico, arteriopatia periferica, placca aortica = 1; A = età 65-74 anni = 1; Sc = sesso femminile = 1) >= a 2 hanno indicazione assoluta alla terapia anticoagulante.


BIBLIOGRAFIA

1) Raviele A, Disertori M, Alboni P, et al.
Linee guida AIAC 2010 per la gestione ed il trattamento della fibrillazione atriale.
G Ital cardiol 2011;12(Suppl 1):7-69.

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