Aritmologia in Campania

Elettrofisiologia Cardiaca

Cardioversione elettrica

C. Transtoracica

La CE transtoracica o esterna è quella in cui lo shock elettrico è trasmesso al cuore grazie a piastre metalliche applicate manualmente dall’operatore o a placche adesive poste sulla cute del torace.
Tale procedura è indicata per il trattamento della fibrillazione atriale (FA), del flutter atriale, delle tachicardie parossistiche sopraventricolari (TPSV) e delle tachicardie ventricolari (TV).
Lo shock è sincronizzata sull’apice dell’onda R del complesso QRS dell’elettrocardiogramma, lontano dall’ onda T e quindi dal cosiddetto periodo vulnerabile, quell’ intervallo del ciclo cardiaco in cui il cuore, soprattutto se sofferente, è particolarmente esposto alla fibrillazione ventricolare, un’aritmia ad evoluzione inevitabilmente letale se non interrotta con DC shock.
La CE esterna è una procedura rapida, efficace e sicura se effettuata con le dovute precauzioni. Per evitare il dolore legato alla contrattura della muscolatura toracica, viene eseguita generalmente in anestesia generale o, come si usa anche presso il nostro centro, in “sedazione cosciente”. La sedazione cosciente offre il vantaggio di fornire uno stato di rilassamento, amnesia e/o controllo del dolore senza la perdita dei riflessi protettivi, ossia di quei riflessi che consentono di mantenere autonomamente la pervietà delle vie aeree e di rispondere in modo adeguato agli stimoli fisici ed ai comandi verbali. La sedazione cosciente viene ottenuta con la somministrazione di una benzodazepina per via endovenosa (generalmente il midazolam), il cui effetto può essere velocemente antagonizzato da un inibitore specifico, il flumazenil.
Le piastre metalliche completamente ricoperte da gel elettroconduttivo o le placche adesive pregelificate devono essere posizionate in posizione antero-laterale (margine sternale superiore destro e apice cardiaco) o in posizione antero-posteriore (emitorace anteriore destro e regione sottoscapolare sinistra).
La scelta dell’energia da erogare varia a seconda dell’aritmia e dell’impedenza toracica. La CE bifasica richiede energie inferiori e minor numero di shocks
Le complicanze della CE transtoracica sono rare e legate essenzialmente all’anestesia (depressione respiratoria, intolleranza al farmaco, bradicardia e ipotensione) e al rischio trombo-embolico (ictus cerebrale, embolie periferiche). Una scrupolosa adesione alle linee guida rende queste complicanze eccezionali.